RIMINI: UNA SERA AL MEETING

Forse qualcuno di voi era presente. Lunedi 20 Agosto, ore 21:45 Arena del nuovo quartiere fieristico di Rimini. David Horowitz & Friends presentano “Rhythm ‘n’ Soul”, una appassionata ed appassionante cavalcata attraverso la moltitudine di generi musicali che l’America ha generato, cresciuto, esportato. Anzitutto, per chi non lo sapesse, due parole sull’origine di questo concerto. David Horowitz e’ una celebrita’ mondiale nel mondo della jingle music, la musica delle pubblicita’ televisiva. Prima di arrivare li – dove “abita” da circa venticinque anni – David e’ stato un jazzista ed arrangiatore di prim’ordine, suonando con i piu’ grandi …buon per lui … e buon per noi che l’abbiamo conosciuto! In questa sua nuova avventura italiana David si e’ portato dietro i suoi piu’ fidati scudieri, i writers della DHMA, la David Horowitz Music Associates. Da Jonathan Fields, chitarrista dall’energia e creativita’ straordinarie, a Ed Walsh, tastierista che si e’ guadagnato una multitudine di “dischi d’oro” suonando con gente come Madonna, Diana Ross, Pointer Sisters, John Lennon, a Jack Cavari, altro chitarrista di una abilita’ e raffinatezza tali da doverlo necessariamente piazzare tra i migliori studio players del mondo (oltre ad aver suonato per anni con Frank Sinatra, Shirley Bassey etc.), fino al giovane Ben Zebelman, the new kid on the block, un vero mago con tutto cio’ che e’ sintetizzabile.  A completare il parco musicisti altri nomi da major league: Buddy Williams alla batteria (Manhattan Transfer, Michael Jackson, Dizzy Gillespie, Aretha Franklyn, Gerry Mulligan …), Zev Katz al basso (Clapton, Eurythmics, Sting, James Taylor …); una horn section da urlo con Lou Blue Marini (a sx nella foto, ma so che lo conosce anche il gatto), Aaron Heick (Chaka Khan, Barbara Streisand, Steps Ahead, Cindy Lauper …), Glen Drewes (Liza Minnelli, Vanguard Jazz Orchestra, Milt Hinton …). And then the singers …Tre coriste da film, di quelle che cantano e fanno “le mosse”, e lei, la lead singer, Vaneese Thomas, una voce da tirar via la pelle. Degna figlia di tanto padre – Rufus, una delle icone della musica di Memphis, che tra le tante cose buone che ha fatto (almeno come musicista) annovera la discovery di tale B.B. King …Una serata di musica travolgente, bella, diretta, energica, ma anche colta, se per colta si intende consapevole di cio’ da cui vien fuori. “Rhythm ‘n’ Soul”, ritmo ed anima.Peccato se ve la siete persa …Essendo io sempre stato un fake musician, cioe’ un musicista finto, sia nella mia prima vita Italiana che nella seconda Americana, posso tranquillamente fare paragoni tra quel che ho visto del music business in 39 anni di Italia e quel che ho visto in 12 di United States. Anzitutto che qua (intendo in America) la gente sa suonare … Voglio dire che di gente che sa suonare ce n’e’ un’infinita’! Mi ricordo ancora la prima volta che ho sentito un quartetto di African-Americans cantare nella New York subway …alla faccia dei “Neri per Caso” (allora popolari – ma non mi piacevano …) Anyway, tantissimi sanno suonare, pero’ pochissimi riescono a camparci col loro talento. Quelli che sono venuti a Rimini ci campano. Ci campano, e, come spesso accade alle persone normali nella vita normale, devono fare cose che “non piacciono”. Si fanno e basta.Certamente David Horowitz non e’ arrivato a Rimini con questo spirito. Anzitutto e’ arrivato “gratis”. Lui e tutti i suoi writers. Questa e’ una cosa straordinaria.In secondo luogo e’ arrivato grato e felice. Cosi anche i writers. Anche questa e’ una cosa straordinaria. In terzo luogo ha comunicato gratitudine e gioia di suonare a tutti i musicisti. Cio’ e’ assolutamente straordinario. Con tutto il rispetto per Buddy, Zev, Glen and Aaron, costoro sono “mercenari”: “tu paghi, io suono”. Percio’ arrivano alle prove chi con un libro, chi con le parole crociate, cosi quando gli altri discutono ad esempio di arrangiamenti che non ci riguardano, sappiamo come castigare il tempo.A Rimini e’ cominciata cosi, ma non e’ finita cosi.David, Jonathan, Ed, Jack, Ben, Veneese e Lou Blue (che al Meeting di Rimini c’erano gia’ stati) li hanno tirati dentro una vera jam session, che e’ la traduzione in musica di “vita come avvenimento”. Anche dopo trenta e passa anni di mercenariato musicale puo’ accadere.  Forse puo’ accadere anche agli Italians, ma gli Americans ci mettono un attimo a tornare come bambini … Straordinario.Ma chi c’era in un angolo in alto a sinistra del palco?Io – c’ero io con le mie congas and bag of tricks, maracas, shakers, cowbells, tambourine … Cosa ci facevo li? Mi hanno invitato. David mi ha invitato, e certi inviti non si rifiutano. Un invito straordinario … Non sono certo alla loro altezza – ma a loro non importa. Se hai gusto e passione per quel che fai, lo vedono subito e se ne innamorano. La vita non e’ mai una questione tecnica. Neanche la musica.Straordinario.
Riro Maniscalco

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