Credo che Mockinbird Time, ultimo album dei Jayhawks sia stato sottovalutato. Non a caso nel piccolo sondaggio che avevo proposto, quasi nessuno l’ha votato. Personalmente lo sento e risento e mi piace sempre tantissimo: Olson e Louris da tanto non lavoravano insieme, ma l’accordo tra i due è risultato ancora perfetto. Forse non raggiunge i livelli di Hollywood Town Hall, ma poco ci manca.
Nel cd c’è comunque una cosa che rimarrà , Tiny Arrows (guardala nel video), che è un compendio di country rock e west coast sound di rara purezza. Ci si possono sentire mille cose: Buffalo Springfield, On the Way Home di Neil Young, America, Eagles, Jackson Browne, John Lennon e Nils Lofgren. E’ un pezzo lungo (oltre 5 minuti) e composito, con i due leader perfettamente integrati vocalmente, chitarre acustiche ed elettriche in un mix che sa di tempi belli, armonie da brivido, incedere nostalgico.
I tempi da Waiting for the Sun sono passati. Per fortuna la band che dopo Sound of Lies si era un po’ persa (anche se Rainy Day Music non era malaccio), ora si è ritrovata. Olson è tornato dopo alcune belle collaborazioni ed un solo bel disco solo (The Salvation Blues) e la sua scrittura, voce e disposizone acustica possono solo arricchire Louris per tornare al vecchio progetto, quello che aveva fatto venire i brividi a tutti quelli che adorano il suono della West Coast. Domanda: ma i Jayhawks non vengono dal Minnesota? Si è vero, ma che importa….
Walter Gatti
