QUEEN FOREVER!

Premetto che non sono mai stato un grande fan dei Queen, nonostante riconosca loro un posto importante nella storia del rock, e quindi non mi esprimerò con aggettivi superlativi nei loro confronti. Ma allora perché questo articolo? Forse per una serie di coincidenze – che ora vi racconto – che mi permettono, a mio modo, di celebrare il prossimo (24 novembre) diciassettesimo anniversario della morte di Freddie Mercury. Leggendo l’oramai ultra citato Help! Il grido del Rock di Walter Gatti molte sono state le sollecitazioni e gli stimoli critici: perché quella serie di canzoni e non altre? Perché la voglia di indagare nei testi delle canzoni le posizioni degli artisti sulle tematiche fondamentali della vita? Perché alcuni artisti/band ricorrono molto ed altri non sono nemmeno citati? Ritengo che questi interrogativi come altri che si sono accesi su queste pagine ed in molti altri contesti, anche accademici – come mi racconta l’autore, rappresentano il successo del libro che voleva proprio stimolare la discussione, la riflessione sul rock ed i suoi valori e significati. I Queen compaiono nel libro varie volte (prima coincidenza) con un brano riflessivo degli esordi (Keep yourself alive, 1973), un pezzo romantico ed acustico (Save me, 1980) ed uno epico della maturità del gruppo (Who wants to live forever, 1986) e ne traspare un immagine forse lontana da quella più nota: capacità di scrivere canzoni profonde, melodiche ma anche innovative per l’epoca e in controtendenza avendo assimilato molti generi del panorama musicale mondiale. Mi viene voglia di riascoltare qualcosa dei Queen e quindi vado a rovistare nella mia collezione trovando alcuni album: News of the World, The Miracle ed Innuendo (seconda coincidenza). Riascolto con piacere canzoni da hit-parade, altre meno note, belle, complesse, profonde a volte quasi sinfoniche con influssi pop, punk, rock-blues: in tutte sovrasta la voce di Mercury ed il tipico suono della chitarra di May che costruiscono melodie originali ma sempre con il timbro di fabbrica della band. Dopo qualche giorno mi capita tra le mani il libro Queen di Michele Primi, edito da Giunti nella collana Bizarre (terza coincidenza). Come direbbero oltremanica the definitive story of Queen. Il libro è scritto con competenza e passione (Primi è valido giornalista di settore ed ha già curato altri volumi sui Queen), ha un bel formato che valorizza le moltissime foto ma soprattutto è completo e fornisce, ai fan o a chi non li conosce, dati e curiosità per capire cosa la band ha rappresentato nel panorama della musica. Racconta in modo affascinante la nascita della band nel meraviglioso contesto londinese degli anni 60, assieme alle storie individuali dei musicisti fino al loro incontro, la loro grande amicizia, la guida indiscussa di Mercury che impone meticolosa cura all’immagine della band che conduce fino ai vertici della scena rock, ma anche le carriere individuali e il dopo Mercury. Arricchisce il volume, inoltre, la parte da consultare quasi come un catalogo relativa ai dischi, alle song list, ai concerti ed alla cronologia. Bellissime le copertine degli album e dei singoli, riportate all’interno del libro, che raccontano non solo la storia della band ma anche il messaggio iconico del rock dalla sua nascita fino ai giorni nostri.
Novembre 2008, Davide Palummo

0 Reviews ( 0 out of 0 )

Write a Review

Condividi l'articolo

Chi siamo

Risonanza.net è un luogo unico dove la musica diventa un mezzo per esplorare l'umano, il senso e il cuore

Ultimi articoli

Categorie

Link

ilsussidiario.net

Più di un quotidiano-web, un modo quotidiano di pensare al mondo. E c'è pure la Walter's playlist...

Vuoi scrivere
sul nostro blog?

Sia che siate appassionati ascoltatori, musicisti emergenti o esperti del settore, vi invitiamo a unirvi a noi e a condividere la vostra passione per la musica. Scrivete per noi, condividete le vostre storie e contribuite a creare una comunità che celebra il potere della musica. Contattateci oggi stesso e unitevi alla nostra famiglia musicale!