BOLLANI A RAPALLO

  Il jazz nel Tigullio è una novità di qualche anno, frutto del lavoro di ottimi organizzatori ed amministrazioni recettive; complici forse anche la vicinanza del Festival Jazz di La Spezia, uno dei più vecchi d’Italia, e la tradizione genovese ben interpretata dal Museo del Jazz del capoluogo. Quest’anno tre serate d’eccezione con Carla Bley Lost Chord, Brad Meldhau ed infine Stefano Bollani: l’ultima però la più emozionante. 
È una decina d’anni che lo tengo d’occhio, lo ascolto, lo seguo e tutte le volte che lo vedo in concerto mi ritrovo nel mio giudizio: bravissimo! Bollani è veramente un grande artista, intelligente, colto, ironico, aperto. La sua intelligenza traspare nella voglia di fare spettacolo, prima ancora che musica, nel suo modo di comunicare totale con il suo pubblico. La sua cultura è evidente in ogni nota, in ogni accordo: anche in mezzo ad un medley a richiesta (come di solito termina i concerti da solista) è capace di intramezzare il ritornello di Heidi con Mussorsky, fare una improvvisazione virtuosistica sul gingle di Candy Candy. Nel presentare in una stessa serata pezzi propri, interpretazioni di grandi del jazz (Fats Waller), della bossa nova (Tom Jobim), del rock (King Crimson), imitazioni esilaranti come quella di Paolo Conte o Fred Bongusto si coglie la sua grande ironia ma anche la sentita apertura all’interpretazione di ogni genere ed ogni tipo di canzone come se fossero solo pretesti per creare bellissime atmosfere pianistiche con l’ausilio di una tecnica magistrale.
Bollani dimostra grande maturità interpretativa e può tranquillamente confrontarsi con rinomati pianisti emergenti (come Meldhau) ma anche mostri sacri della scena del jazz viventi (come Jarrett) o scomparsi (come Petrucciani): nonostante la giovane età  può vantare decine di pubblicazioni anche per etichette di prestigio (ad esempio la ECM e la Label Blue) ed annoverare importanti collaborazioni con artisti del jazz italiano (Enrico Rava in primis, che forse gli ha permesso di conquistare la notorietà) e straniero (Pat Metheney, Lee Konitz, Gato Barbieri solo per citarne alcuni), apparizioni televisive (nelle trasmissioni di Serena Dandini), radiofoniche (Vasco de Gama su Rai2), teatrali (al fianco della Banda Osiris) ed in libreria (La sindrome di Brontolo, L’America di Renato Carosone). Suggestivi e divertenti i progetti al fianco di Riondino (La Cantata dei Pastori Immobili) e di supporto alle favole di Maraini (Gnosi delle fánfole).
Ovviamente non passa inosservato alla critica: quella internazionale tramite le riviste americane Downbeat e Allaboutjazz, ma anche quella del Vecchio Continente dove nel 2007 gli viene consegnato l’European Jazz Prize come miglior musicista europeo.
Insomma un artista da seguire, ascoltare e, soprattutto, andare a vedere dal vivo dove riesce a dare grandi emozioni….
Davide Palummo
Luglio 2008
La foto di Bollani è di Dario Villa

 

0 Reviews ( 0 out of 0 )

Write a Review

Condividi l'articolo

Chi siamo

Risonanza.net è un luogo unico dove la musica diventa un mezzo per esplorare l'umano, il senso e il cuore

Ultimi articoli

Categorie

Link

ilsussidiario.net

Più di un quotidiano-web, un modo quotidiano di pensare al mondo. E c'è pure la Walter's playlist...

Vuoi scrivere
sul nostro blog?

Sia che siate appassionati ascoltatori, musicisti emergenti o esperti del settore, vi invitiamo a unirvi a noi e a condividere la vostra passione per la musica. Scrivete per noi, condividete le vostre storie e contribuite a creare una comunità che celebra il potere della musica. Contattateci oggi stesso e unitevi alla nostra famiglia musicale!