Sentire l’emozione che Alessandra Celletti mette in ogni sua registrazione non è cosa da contemporaneitàusa-e-getta. Al contrario: si rimane impigliati nell’intensitàmai ingombrante con cui questa pianista romana impasta le sue interpretazioni di Erik Satie e di Gurdjieff, di Ravel e di Philip Glass centrando la costruzione di un mondo in cui colpisce l’assenza […]